La suite libera per ufficio
ha superato la soglia dei 50 milioni di download e gli analisti stimano
che abbia raggiunto una quota di mercato del 10%
OpenOffice.org, la più diffusa tra le suite libere per ufficio,
ha ormai stabilmente raggiunto la seconda posizione sul mercato con
circa 100 milioni di utenti, che – secondo le stime degli
analisti – equivalgono a una quota di mercato del 10%. Si tratta
di un risultato assolutamente eccezionale per un prodotto che è
arrivato sul mercato nel mese di maggio del 2002.
Nel corso di questi anni, i download delle diverse versioni del
programma hanno raggiunto e superato la cifra di 50 milioni (una
crescita incredibilmente rapida, se consideriamo l'importanza della
suite per ufficio sia per la produttività dei singoli che per lo
scambio di documenti tra utenti e aziende). Questo dimostra che gli
utenti continuano a guardare con interesse e attenzione a
OpenOffice.org.
I report degli analisti – Forrester, Gartner, IDC e Jupiter
– attribuiscono alla suite libera per ufficio una quota di
mercato del 10% (Forrester arriva addirittura al 15% nell'area degli
enti pubblici). Il gruppo numericamente più numeroso è
quello degli utenti Windows, ma bisogna tenere presente che
OpenOffice.org è l'unica suite a offrire una versione per tutti
i principali sistemi operativi.
Nel mondo Linux, OpenOffice.org è presente all'interno di tutte
le distribuzioni: Debian, Fedora, Gentoo, Linspire, Mandriva,
Novell-Suse, Red Hat e Ubuntu. Inoltre, viene commercializzato –
come prodotto proprietario – da Sun, che ha fatto nascere il
progetto OpenOffice.org donando alla comunità il codice sorgente
di Star Office, e da altre strutture come Red Office, Magyar Office,
SOT Office e Workplace. Infine, è presente con regolarità
nei CD delle riviste di tutto il mondo.
OpenOffice.org è anche la suite per ufficio disponibile nel
maggior numero di versioni linguistiche, tra i progetti riconosciuti in
modo ufficiale – che sono circa 40 – e quelli gestiti
localmente dai governi, come nel caso delle lingue bantu in Africa
(kinyarwanda, sotho/sepedi, swahili, tswana e zulu) o della lingua
maori in Australia e Nuova Zelanda, o dalla comunità locale,
come nel caso dell'occitano nel sud e del bretone nel nord della
Francia, del gaelico in Scozia e dell'armeno in Armenia. In totale, la
suite è disponibile in 76 versioni linguistiche.
PLIO, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org: http://it.openoffice.org
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Per informazioni:
Italo Vignoli
PLIO - Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org